Santa Maria di Turiano (Tauriana) - LONGOBARDINFOTO

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Santa Maria di Turiano (Tauriana)

MONUMENTI- PALAZZI


Si trova nell’omonima località e sembra risalga al periodo a cavallo tra il XII e il XIII secolo. Ha subìto nel corso del tempo numerosi rifacimenti che ne hanno conservato comunque la struttura originaria. La facciata principale (come le altre pareti esterne) ha le pietre a vista e un portale archiacuto sovrastato da un piccolo rosone gotico. L’interno a una sola navata, custodisce un antico dipinto raffigurante la Vergine con il Bambino, San Benedetto e San Leonardo Abate. Nella storia della chiesetta di campagna,dedicata alla Madonna,  che è sempre stata una grangia di Santa Maria di Ninfa e,dopo il 1432, di Subiaco, l’appartenenza ai Benedettini, oltre ai tanti documenti e carte di S.Maria di Turiano custodite nell’archivio dell’Abbazia di Santa Scolastica,vi è testimonianza dell’appartenenza di questa grangia e della chiesa da un epigrafe,in caratteri romani incisa su una pietra bene squadrata e murata nella cella campanaria del minuscolo campanile della chiesetta.
La chiesa era piccola,povera e spoglia,ma tanta devozione e le offerte erano abbondanti,così scrive il padre Flaminio Fabi all’abate di Subiaco, il 25 maggio del 1739. Ci si celebrava la Messa il sabato,la domenica e in tutte le solennità religiose dell’anno.
L’8 settembre festa della Natività di Maria,titolare della chiesa vi si celebravano sei messe basse e una "parata" (cioè con l’assistenza de diacono e del suddiacono). In tale giorno veniva uccisa una mucca e se ne faceva parte al clero locale e ai signori del luogo. Al marchese di Fiumefreddo veniva offerto un vitello da latte e a Subiaco portavano barili di fichi secchi e seta,prodotti del luogo.

Chiesa della Tauriana antica

       Processione della Tauriana

La processione arrivava fino al paese e si sparavano mortaretti.Benchè  picccola,la chiesa,oltre all’altare centrale,ne ha  altri due nelle pareti laterali: uno intitolato a Santa Scolastica,l’altro a San Mauro Abate,l’immagine di San Benedetto che era al soffitto,andò probabilmente persa per l’umidità. Gli Oblati che avevano cura della chiesa di S.Maria di Turiano,davano quello che avevano,vivevano di elemosine e avevano l’obbligo di tenere accesa la lampada. Non gravavano per nulla sulle spese del monastero,appunto perché erano del posto. Indossavano  l’abito dei benedettini ed evidente appartenevano  all’ordine di San Benedetto. Essi abitavano in una casupola nei pressi della predetta chiesa,non vi fu mai monastero benedettino. Un avvenimento eccezionale per Longobardi fu la visita dell’Abate di Subiaco Ludovico da Milano alla grangia e la chiesa di S.Maria di Turiano il 30 novembre del 1524. Accolto da tutti con la dovuta riverenza.

 
Interno della Chiesa
La chiesa oggi
 
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