Santa Maria di Turiano (Tauriana)
Si trova nell’omonima piazza e sembra risalga al periodo a cavallo tra il XII e il XIII secolo. Ha subìto nel corso del tempo numerosi rifacimenti che ne hanno conservato comunque la struttura originari. La facciata principale (come le altre pareti esterne) ha le pietre a vista e un portale archiacuto sovrastato da un piccolo rosone gotico. L’interno a una sola navata, custodisce un antico dipinto raffigurante la Vergine con il Bambino, San Benedetto e San Leonardo Abate. Nella storia della chiesetta di campagna,dedicata alla Madonna e appartenente ai Benedettini di Subiaco,si evince la sua appartenenza oltre ai tanti documenti e carte di S.Maria di Turiano custodite nell’archivio dell’Abbazia di Santa Scolastica,vi è testimonianza
dell’appartenenza di questa grangia e della chiesa da un epigrafe,in caratteri romani incisa su una pietra bene squadrata e murata nella cella campanaria del minuscolo campanile della chiesetta. La chiesa era piccola,povera e spoglia,ma tanta devozione e le offerte erano abbondanti. Ci si celebrava la Messa il sabato,la domenica e in tutti le solennità religiose dell’anno. L’8 settembre festa della Natività di Maria,titolare della chiesa vi si celebravano sei messe basse e una “parata” (cioè con l’assistenza de diacono e del suddiacono). In tale giorno veniva uccisa una mucca e se ne faceva parte al clero locale e ai signori del luogo. Al marchese di Fiumefreddo veniva offerto un vitello da latte e a Subiaco portavano barili di fichi secchi e seta,prodotti del luogo.
La processione arrivava fino al paese e si sparavano mortaretti. Benchè picccola,la chiesa,oltre all’altare centrale,ne aveva altri due nelle pareti laterali: uno intitolato a Santa Scolastica,l’altro a San Mauro Abate,l’immagine di San Benedetto che era al soffitto,andò probabilmente persa per l’umidità. Gli Oblati che avevano cura della chiesa di S.Maria di Turiano,davano quello che avevano,vivevono di elemosine e avevano l’obbligo di tenere accesa la lampada. Non gravavano per nulla sulle spese del monastero,appunto perché erano del posto. Indossavano l’abito dei benedettini ed evidente appartenevano all’ordine di San Benedetto. Essi abitavano in una casupola nei pressi della predetta chiesa,non vi fu mai monastero benedettino. Un avvenimento eccezionale per Longobardi fu la visita dell’Abate di Subiaco Ludovico da Milano alla grangia e la chiesa di S.Maria di Turiano il
30 novembre del 1524. Accolto da tutti con la dovuta riverenza,celebrò la Messa,in quel giorno di S.Andrea nella chiesa di S.Maria di Turiano.